Giornali online: la stampa di carta è destinata a sparire? – Trascrizione della risposta
Giornali online e basta? Io penso che giornali, televisione, radio, continueranno ad avere un futuro, anzi credo che il web rappresenti un’opportunità per rilanciarli in qualche modo.
Si sono visti molti esempi. I più recenti ci dimostrano che è addirittura possibile vedere cosa succede in una radio o in una redazione di un giornale coinvolgendo il pubblico. E questo dimostra che non importa tanto se il prodotto siano giornali online prodotti cartacei, televisivi o siti web: la verità è che bisogna essere capaci di produrre dei concept multimediali e che, ancora una volta, le idee contano e chi arriva per primo generalmente è vincente.
Il caso del Guardian in questi giorni fa parlare molto di se’ perché ha fatto scuola fra i giornali online, perché è stato il primo giornale tradizionale ad aprire la propria redazione a tutti coloro che sulla rete vogliono vedere come nasce un giornale… si tratta appunto di concepire anche i giornali classici in un modo nuovo.
Nota: Questo testo è la trascrizione letterale della risposta fornita in video dall’esperto. In alcuni casi è stato necessario intervenire su alcuni passaggi grammaticali o inserire la parola chiave ai fini di una più facile indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
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L’abbiamo scelto perché…
Andrea Prandi, 45 anni, modenese, è laureato in Economia e Commercio, è da oltre 20 anni nel mondo della comunicazione, prima come giornalista e poi nella comunicazione d’impresa. Docente di web reputation all’Università Cattolica di Milano e consigliere della Fondazione Edison, è stato Presidente di Ferpi (Federazione italiana relazioni pubbliche) dal 2005 al 2007. Dal 2004 è direttore delle Relazioni esterne e comunicazione di Edison. In precedenza ha diretto la Comunicazione di Indesit e ha diretto l’ufficio stampa di Omnitel (oggi Vodafone) ed è stato responsabile della divisione corporate di Edelman Public Relations Worlwide.
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